Nello scorso fine settimana un nutrito gruppo di ragazzi e ragazze della nostra comunità, dopo una percorso di sei anni con le loro famiglie, ha celebrato i sacramenti dell’Iniziazione cristiana: sabato in serata hanno ricevuto dal vescovo Antonio la Confermazione e domenica hanno partecipato al convito eucaristico con la Prima comunione; entrambe le celebrazioni sono state tenute nella palestra per poter essere adeguati alle norme di precauzione per il covid,

Con la Cresima ai nostri ragazzi e ragazze è stato confermato il dono dello Spirito Santo già ricevuto nel battesimo; che bisogno c’è di riceverlo di nuovo, potremmo chiederci.

In effetti è una “conferma” perché crescendo nella fede abbiamo bisogno di più Spirito

per essere sostenuti dai suoi doni che chiediamo in abbondanza ancora una volta; noi siamo nel tempo dello Spirito, il tempo della Chiesa per la quale Cristo ha lasciato il suo Spirito dopo la risurrezione e il distacco dal mondo. E la Chiesa, seguendo quanto operato dal suo Signore e tramandato dagli Apostoli sin dalle origini delle comunità cristiane, fa di nuovo festa con questi ragazzi e ragazze richiamando tre  segni:

 

il fuoco che è luce, calore e passione

l’acqua del battesimo che purifica, disseta e feconda

il sacro crisma con cui vengono unti sulla fronte in segno di forza come sacerdoti, re e profeti.

 

Per dire loro una sola certezza: Gesù ti ama ed è con te sempre, per questo invochiamo lo Spirito,  “ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono”, la pienezza del dono di Dio  dopo la consacrazione con il Battesimo, dono di “qualcosa della vita di Dio inserito dentro di te, Dio ha voluto che facesse parte di te”, di noi.

 

 

  OMELIA DEL VESCOVO

Il giorno dopo la Cresima, domenica di Pentecoste, nella Messa i ragazzi e le ragazze per la prima volta hanno ricevuto il pane consacrato partecipando così in modo pieno alla celebrazione eucaristica e d’ora in avanti hanno la gioia di poter partecipare ogni domenica allo stesso modo, questo si aspetta la comunità con le loro famiglie.

 

 

  OMELIA DI DON ENRICO

Sì, perché tutto inizia adesso, i sacramenti non sono un punto di arrivo ma un lancio per la vita cristiana, una tappa per inaugurare un “dopo” non per concludere un prima; sarà bello anche per noi catechisti incontrare ancora i ragazzi e le loro famiglie nella quotidianità della vita comunitaria, in oratorio, in momenti conviviali, nel gruppo famiglia, in incontri personali e comunitari; è quella fase che chiamiamo “mistagogia” cioè l’accompagnamento dei ragazzi ad approfondire il mistero di un amore infinito

Sono stati due momenti davvero emozionanti per tutti: i ragazzi e le ragazze agitati e un po’ preoccupati di fare tutto bene, le loro famiglie attente a sostenerli e a partecipare, qualche lacrima sfuggita ha fatto luccicare gli occhi di genitori e di nonni, anche di qualche catechista, con quella commozione rotta, quasi sopita, come fanno gli adulti.

 

E per la comunità intera une bella testimonianza da conservare come Chiesa che fa crescere i propri figli amati dal Padre.

 

GALLERIA CRESIMA                                                                                                              GALLERIA PRIMA COMUNIONE