L'organo si trova nella cantoria, sopra il portone centrale della chiesa e, per accedervi, si usa una scala a chiocciola di 33 gradini. La cassa armonica, bella e imponente, ha le seguenti dimensioni: altezza mt. 8,80; grandezza mt. 6,54; profondità mt. 1,50 senza pedaliera, mt. 1,84 con pedaliera.

La facciata è composta da:

  • due torri laterali di 5 canne ciascuna disposte a cuspide corrispondenti al principale 16' della pedaliera. Le canne hanno il labbro superiore a mitria e l'inferiore a sbalzo.

  • Tre campate a cuspide, di 7 canne ciascuna, nella parte inferiore, corrispondenti al principale 8' del Grand'Organo.

  • Tre campate a cuspide, nella parte superiore, due di 13 canne ed una di 11 corrispondenti all'Ottava 4' della pedaliera.

Nella facciata, in totale, ci sono 68 canne ad anima, con labbro superiore a mitria.

La consolle, a "finestra", comprende due tastiere a trasmissione meccanica di 58 tasti con diatonici in ebano e cromatici in bosso. La prima tastiera è per il Grand'Organo; la seconda tastiera è per il Recitativo-Espressivo. La pedaliera, "rettilinea-concava", a trasmissione elettrica, è di 30 tasti. Sopra la pedaliera si trovano due staffe, una per il Graduatore con relative spie, una per l'Espressione, che comanda il secondo organo ed è meccanica. Un monitor, a sinistra del leggio, permette all'organista di vedere il presbiterio e l'altare. I registri, comandati elettricamente da placchette in ebano, si trovano a destra delle tastiere.

I MANUALE: grand'organo

Principale 8'
Ottava 4'
Decimaquinta 2'
Decimanona 1' 1/3
Vigesimaseconda 1'
Ripieno 4 file
Flauto 8'
Flauto 4'
Voce umana 8'
Tromba 8'

II MANUALE: recitativo-espressivo

Bordone 8'
Principale 4'
Flauto in VIII 4'
Nazardo 2' 2/3
Piccolo 2'
Terza 1' 3/5
Cimbalo 1' 1/3
Viola da gamba 8'
Voce celeste 8'
Cremona 8'
Tremolo

PEDALE

Principale 16'
Bordone 8'
Ottava 4'
Subbasso 16'
Basso 8'
Fagotto 16'
Tromba 8'
Clarone 4'

REGISTRI MECCANICI E ACCOPPIAMENTI

I al pedale
II al pedale
II al I
Ripieno I
Ripieno II
Ance
Tutti
Staffe crescendo ed espressione
N. 6x4 combinazioni aggiustabili
Canne complessive n° 1627
Temperamento inequabile Kirnberger III LA3=440Hz a 18°

Gli organisti

GIORDANO ASSANDRI

Nato nel 1940, coniugato con Silvana Cremonesi, si è affinato nell’arte musicale sotto la guida di maestri locali e poi personalmente, dedicando ampio spazio all’esercizio strumentale con smisurata passione.
Si è addestrato soprattutto svolgendo il ministero liturgico di organista, per molti anni a servizio delle molteplici celebrazioni nella nostra parrocchia di Cristo Re, di cui è titolare, e in altre comunità, dove viene chiamato a prestare saltuariamente la sua preziosa opera.
Possiede un ricchissimo e prestigioso archivio musicale/organistico, fornito di quasi tutto il patrimonio classico e liturgico, continuamente aggiornato, anche mediante riviste nazionali e internazionali, e catalogato a computer.
Ha collaborato e collabora con altri maestri alla paziente trascrizione di partiture e alla edizione critica di opere organistiche: tra le ultime che hanno visto la luce, i due volumi di "Musiche per il Santuario di Loreto" dei fratelli Adamo e Remo Volpi (2010).
Ha pubblicato, presso Armelin Musica di Padova, numerose composizioni proprie, sia per le Messe nelle varie ricorrenze liturgiche, sia per altre celebrazioni (esequie, culto mariano, eucaristico…).

Per tutte le liturgie dell’anno ha condensato nel volume "Cosa suono oggi? Prontuario di melodie e temi per l’organista liturgico" (Armerlin, Padova 1997) un utilissimo sussidio, attingendo alle ricchezze musicali di ogni epoca.

Nel suo poliedrico ministero, adempiuto con umiltà e spirito di servizio, eccelle per versalitilità nell’accompagnamento dell’assemblea e dei ministri, per inesauribile fantasia (le composizioni che esegue per le varie celebrazioni d’orario variano continuamente e sono tutte programmate e preparate, come per un concerto, tanto ritiene elevato il momento liturgico) e per illimitata disponibilità, che non è mai sconfinata in gelosia né in malcelati conati di baronia, così facili negli ambienti musicali.
Che Dio ce lo conservi, ad multos annos!, non mancando di suscitare anche chi, tra i giovani, possa affiancarsi nel tempo, per continuarne l’impagabile operatività ecclesiale, confermata da una coerente testimonianza di vita.

Giordano Assandri

"La musica sacra è arte vera ed ha una funzione ben specifica: serve per la liturgia, è un mezzo efficace d'incontro tra Dio e l'uomo, ha il compito di far pregare i fedeli con canti di lode, offerta, adorazione e ringraziamento al Signore. Pertanto, l'organista ha un ruolo impegnativo: deve attenersi alle norme liturgiche, interpretarle nel modo più corretto ed eseguire musiche adatte al momento liturgico che si sta celebrando senza esibizionismo, «Soli Deo gloria», come scrisse J.S. Bach al termine del Orgelbuchlein (piccolo libro d'organo)".

(Giordano Assandri)

SIMONE BUTTI

nato a Cremona il 4 marzo 1994, inizia gli studi musicali all'età di 8 anni con il pianoforte, sotto la guida del maestro Loris Pezzani.
Dal 2007 è studente di organo e composizione organistica nella classe del maestro Marco Fracassi presso l'Istituto Superiore di Studi Musicali "Claudio Monteverdi" di Cremona. Ogni anno partecipa a masterclasses di perfezionamento.
Presta il suo servizio durante le celebrazioni liturgiche della parrocchia.