Nel bollettino parrocchiale di S. Pietro del mese di giugno 1958, nella pagina dedicata al Villaggio Po, si rendeva noto a tutti i parrocchiani il progetto della nuova chiesa di Cristo Re, con la seguente descrizione.

“Dopo un lungo e complicato lavoro di pratiche, durato circa venti mesi, e che ha messo a dura prova l’ormai proverbiale pazienza di Giobbe, si può dire di essere giunti in porto: presto si darà inizio ai lavori per la costruzione della nuova Chiesa Parrocchiale di Cristo Re al Villaggio Po.
L’area sulla quale sorgerà la chiesa, con le opere parrocchiali e la canonica, è delimitata da quattro strade. Ha forma rettangolare con i lati di sud e di nord di metri 100 e quelli di levante e di ponente di metri 88. L’ubicazione della chiesa è stata studiata in modo da collocarla in asse con la via Adda, così da rappresentare la facciata a chi percorre la stessa via Adda dipartendosi dal viale Po.
La chiesa avrà la facciata arretrata di 26 metri rispetto al ciglio di nord della via Mincio e verrà così formato un ampio sagrato della profondità di metri 26 e della larghezza di metri 52. Conseguentemente la piazza antistante la facciata della chiesa avrà un’ampiezza di metri quadrati 1.362.
In relazione, poi, alle condizioni altimetriche dell’area in rapporto alla quota delle strade e della piazzetta, per cui il terreno, dove sorgerà la nuova chiesa con le annesse opere e la casa parrocchiale si trova a metri 3 circa al di sotto del piano stradale, si è ritenuto opportuno progettare il piano del pavimento della nuova chiesa sopraelevato di metri 1, così da consentire l’utilizzazione della parte sottostante la nuova chiesa per le opere parrocchiali. Come del resto già si è fatto nel vicino asilo infantile e nelle scuole elementari.
I progettisti – Architetti Aldo Ranzi e Fulvio Melioli – hanno ideato la nuova chiesa ad unica navata, preceduta da pronao.
Essa avrà una lunghezza di metri 34,70, una larghezza di metri 11 e un’altezza di metri 15,80; il presbiterio, invece, avrà un’altezza di metri 13,60. Si è voluto così tenere presente il carattere di funzionalità, che esige, specialmente oggi giorno, la presenza di tutti i fedeli raccolti nel sacro tempio in modo che gli stessi si sentano vicini all’altare e al sacerdote che celebra i sacri misteri. (… omissis…)
Due corpi sporgenti in corrispondenza della facciata consentono di porre in lato di ponente il Battistero e in
quello di levante una scala che accede alle sottostanti opere parrocchiali. Sopra il pronao e i due ingressi normali, che si aprono sui fianchi del pronao, si estende una balconata per cantoria.
Al fondo della navata della chiesa, simmetricamente disposti, sono previsti due corpi sporgenti simili a quelli della facciata, nei quali verranno posti due altri altari. Ai lati del presbiterio, con abside semi-ottagonale, sono previsti altri due corpi: in quello di levante sarà posta la sagrestia e in quello di ponente la penitenzeria per gli uomini.

Opere parrocchiali

Gli ambienti da adibirsi ad oratorio per la gioventù della nuova Parrocchia vengono ricavati, come già si è detto, nel piano terreno sottostante al vano della chiesa. Essi risultano formati da un’ampia sala della superficie netta di mq. 174,76, da cinque sale per la dottrina dei fanciulli (mq. 97) e da altro ambiente destinato ai giovani (mq. 30) con servizi igienici, oltre ad un ampio cortile di gioco della estensione di mq. 6.500.

Rilievi architettonici

La linea architettonica adottata è informata alla massima semplicità, affidando alla espressione sincera della struttura edilizia ed all’armonica proporzione spaziale dei vuoti e dei pieni, nonché al contrasto coloristico dei materiali, il linguaggio estetico dell’edificio.
Nelle parti esterne appare ben chiara la tessitura in cemento armato e il riempimento in laterizio, mentre il pronao ed il piano della facciata accentuano la funzionalità e la destinazione stessa della costruzione. Il fianco si giova dei giochi d’ombra e di luce creati dal movimento delle cappellette e dei corpi sporgenti, nonché dei contrasti coloristici dei materiali, mentre la parte absidale, nella sua semplice linearítà, denuncia apertamente i volumi e gli spazi propri del sacro edificio.

Dati riassuntivi

Chiesa: superficie a disposizione dei fedeli mq. 262. Superficie netta degli spazi accessori (presbiterio, battistero, spazi per altari secondari, confessionali, sagrestia, passaggi, scale ecc.) mq. 163,50. Superficie totale netta del corpo della chiesa mq. 425,50. Superficie lorda del corpo della chiesa mq. 469,30.
Opere parrocchiali: superficie netta a disposizione mq. 420,20.
Casa parrocchiale: superficie netta abitabile mq. 118,03. Inoltre: superficie sagrato della chiesa mq. 1.362; cortili di gioco mq. 6.852,36″.

da Nella barca di Pietro – giugno 1958