Dopo la sua ordinazione don Enrico ha celebrato la prima messa da vescovo lo scorso 26 marzo, ultima domenica di Quaresima, con a fianco don Pierluigi oltre a un sacerdote di Trieste, uno del Togo (don Paul) e don Jacopo.

Così l’abbiamo visto per la prima volta entrare nella nostra Chiesa con i segni dell’episcopato, ma soprattutto con il suo segno distintivo, il sorriso verso le persone che cercano il suo sguardo dai banchi gremiti. (video)

Nell’omelia don Enrico prende le mosse da san Paolo che dipinge il cristiano dopo la resurrezione nella sua essenza e nella sua attualità: “voi non siete sotto il dominio della carne, dal momento che lo Spirito abita in voi.” Cristo vive in noi – ci dice don Enrico – e abbiamo la certezza di non camminare da soli.

Per questo siamo liberi di osare, di osare nel Signore con le nostre scelte, perchè siamo amati dal Signore; lì dove sei, nella condizione in cui sei, non tirarti indietro – continua il Don – il Signore è dentro di te.

Venire qui a fare il parroco è stato bello, voi continuate a voler bene ai vostri preti; prendendo la provocazione di papa Francesco, io non so se è più facile fare il parroco piuttosto che il vescovo, quello che sento è che mi piacerebbe non prendere le distanze dalla gente.

Ancora il verbo “osare” per essere comunità e la condivisione è la cifra della comunità; allora volentieri – invita don Enrico – condividete un po’ di festa con gli amici, con la messa così come negli altri momenti di amicizia in oratorio con semplicità; contenti perchè sappiamo di appartenere al Signore che ci ama.

Omelia

Ha voluto essere una celebrazione della messa come tutte le altre domeniche, ha sottolineato don Pierluigi,  nella quale l’incontro con Gesù eucaristico si è incorniciato nella nuova figura di don Enrico, nuova ma sempre uguale per noi; e poi, come in una transizione in dissolvenza senza soluzione di continuità, tanti calorosi abbracci di stima e riconoscenza al nostro parroco vescovo.

Messaggio di don Pierluigi

 

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