Le settimane d’autunno scorrono veloci, arriva S. Omobono ed è già Cristo Re, la festa della nostra comunità. Restiamo nel solco di una tradizione che vi vede desiderosi di viverla appieno, perché densa di significati attuali.

Nei giorni 20-21-22 novembre (mercoledì-giovedì e venerdì) vogliamo darci spazio per la preghiera. Spazio per l’incontro con il Signore. Dentro la marea di impegni, nella fatica di scegliere cosa conta davvero… suggeriamo in questi giorni di sostare davanti all’eucarestia, di restare un poco di più in preghiera silenziosa. In questi giorni dopo la messa delle 9 verrà esposta l’Eucarestia e si suggerisce di fermarsi per un momento di adorazione eucaristica. E così il pomeriggio: alle 16.30 esposizione dell’eucarestia, alle 18 vespri e benedizione eucaristica e a seguire la Messa delle 18.30 come consueto. In Chiesa sarà presente un sacerdote per il sacramento della Riconciliazione. Nessuno ha tempo, nemmeno i pensionati e gli anziani, spesso di corsa tra una visita medica, una partita a carte e i nipotini da accudire. Il tempo occorre saperselo dare, scegliendo. Decidendo che ci sono cose importanti. Suggeriamo che questa settimana tutti si diano tempo per una preghiera speciale: un’assaporare il gusto di saperci di Cristo Re, il gusto di saperci del Signore e del saperci comunità stretta attorno a Lui. E chi proprio non può passare in Chiesa, si dia tempo e spazio a casa propria, lo ricerchi mentre fa il pendolare, scelga di rinunciare ad altro per gustare il nostro Signore che si fa incontrare nel pane spezzato, nella condivisione di sé e di noi, nell’amore fraterno.

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Domenica 24 novembre solennità di Cristo Re. In ogni messa festeggeremo gli anniversari di matrimonio. Invitiamo le famiglie a partecipare alla Messa insieme. E chiederemo agli sposi di rinnovare le loro promesse matrimoniali. E’ la festa della nostra comunità, ma celebrarvi la festa degli Sposi è sottolineare che la nostra comunità è una famiglia di famiglie. 

Invitiamo a ringraziare il Signore per il cammino coniugale che si sta vivendo, a chiedere di nuovo la sua benedizione, a rinnovare l’impegno perché quel sacramento sia vissuto in pienezza, come contributo ad edificare la chiesa e il mondo. Il matrimonio non è una realtà privata. E’ una vocazione all’amore che genera amore, come cellula fondamentale della Chiesa e del mondo.

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Poi insieme alle 12.15 in palestra ci sarà il pranzo della comunità. Invitiamo tutti a prenotarsi al bar dell’oratorio. Tutti invitati. Se lo scorso anno eravamo in 150 quest’anno vogliamo essere in 200. Non tiriamoci indietro. Gustiamo e assaporiamo anche l’essere comunità fraterna in cui le relazioni sono coltivate, curate, apprezzate. Ringraziamo il Masci che curerà la prima portata, i ragazzi che serviranno il pranzo, i giovani che allieteranno con un po’ di musica, i volontari che completeranno il tutto… e chiediamo di portare qualche buona torta e qualche buona bottiglia!!!