“È tempo di fede: ma di quali strane fedi è pieno il mondo!… Tutti i tempi sono straordinari… Non esistono tempi ordinari. Esistono invece molti uomini che non capiscono la straordinarietà di ogni ora…”. Sono espressione tratte da un famoso testo di don Primo Mazzolari, intitolato “Tempo di credere” dedicato al cammino dei due discepoli di Emmaus. Sarà questo libro a ispirare la riflessione che guiderà il ritiro spirituale promosso dalla Parrocchia di Cristo Re e che si svolgerà domenica 4 marzo a Bozzolo.

Ci faremo pellegrini a Bozzolo, come già lo è stato papa Francesco lo scorso 18 giugno. E di nuovo ci metteremo in ascolto di questo nostro sacerdote che in tempi difficili ci diceva che ogni tempo è straordinario e e siamo chiamati a viverlo cogliendo la necessità di un incontro vero con il Signore.

Di fronte alle Chiese che si fanno deserte e fredde, non c’è che una risposta: una nuova fiamma nella Chiesa. Per questa fiamma che è “la novità” della Pasqua, non occorre rubar legna a nessuno (P. Mazzolari).

Gesù non è il personaggio del passato, come lo ritengono i due discepoli di Emmaus, ma il Vivente che si ritrovano sul loro cammino. Anche questo Ritiro vuole essere per tutti i partecipanti l’occasione per fare di nuovo esperienza viva del Signore.

  • Partenza dalla piazzetta di Cristo Re alle ore 9 verso Bozzolo
  • Alle 9.45 in oratorio a Bozzolo meditazione e riflessione personale
  • Alle 11.45 S. Messa nella Chiesa Parrocchiale, preghiera sulla tomba di don Primo Mazzolari – segue il pranzo condiviso in oratorio (ognuno porti qualcosa)
  • Alle 14.15 incontro con don Bruno Bignami e visita alla Fondazione Mazzolari – si prevede di concludere verso le ore 16

Oltre alla riflessione, riprendendo alcuni testi della ampia produzione mazzolariana, oltre alla preghiera sulla tomba di don Primo Mazzolari ci sarà anche l’occasione per ascoltare don Bruno Bignami che presenterà la figura del parroco di Bozzolo e ci condurrà nella visita alla Fondazione Mazzolari.

Per motivi organizzativi è bene segnalare la propria partecipazione al bar dell’oratorio, precisando se si ha bisogno di un passaggio in automobile (o se ha posto in auto per altre persone).