Per chi frequenta l’oratorio e la Messa, già da alcuni mesi si è accorto della presenza costante di un nuovo prezioso collaboratore. Si tratta di fra’ Daniel Dossou, proveniente dal Togo. Gli abbiamo rivolto alcune domande.

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D. Come mai sei a Cremona?

R. Per me è una grazia. Faccio parte di una piccola congregazione religiosa, i Missionari di Gesù e di Maria che mi hanno mandato a Cremona, nel Seminario Vescovile, per preparami a diventare sacerdote.Io ho fatto la professione solenne nel 2017. Sono entrato in questa congregazione nel 2006 e ho percorso il cammino di formazione a Notsé, in Togo, essendo la nostra una congregazione africana fondata da un sacerdote, don Emanuele che aveva studiato qui a Cremona. Essendoci questo legame con questa Chiesa eccoci arrivati a Cremona per la preparazione al sacerdozio.

D. Spiegaci il carisma della tua famiglia religiosa.

R. Anzitutto siamo dei religiosi che mettiamo i voti di povertà, castità e obbedienza. Poi il nostro carisma è prenderci cura dei deboli e dei malati, ma anche promuovere l’educazione e formazione dei giovani. Abbiamo alcune attività per mantenerci, come facevano gli antichi monaci ora et labora, cioè pregare e lavorare. Nella nostra spiritualità noi preghiamo Gesù passando attraverso la Madonna. Per questo che il nostro saluto è “A Gesù per Maria”. E per questo anche il nostro abito è blu su bianco, per richiamare i colori con cui Maria viene presentata nell’iconografia.

D. Quando sei arrivato a Cremona e con chi?

R. Sono arrivato il 20 settembre del 2017 con altri due frati: fra Fabrice e fra Godfroy. Dopo aver imparato la lingua italiana ora abbiamo iniziato il percorso di propedeutica alla Teologia.

D. Cosa vieni a fare a Cristo Re?

R. Nel primo anno siamo restati in seminario per imparare la lingua. Quest’anno io, come anche i miei confratelli, siamo stati inviati in parrocchie per stare con la gente e aiutare nella vita parrocchiale. Io sono a Cristo Re dal sabato pomeriggio alla domenica fino a cena. Mi sono inserito nella parrocchia, nella liturgia, nell’oratorio e negli incontri di catechismo che si tengono al sabato e domenica. Ho iniziato anche ad animare il canto liturgico. Stando in mezzo alla gente condivido la mia fede, imparo l’italiano e sempre più mi inserisco nella comunità.