Sembra appena finita l’estate eppure siamo già in procinto della festa di CRISTO RE, cui segue subito l’Avvento. Il tempo scorre veloce e rischiamo di consumarlo nella frenesia delle attività e dei giorni che si sciolgono l’uno dopo l’altro.

Questo nostro tempo può essere denso di speranza e di amore oppure buio e torbido. La solennità di Cristo Re segna il termine dell’anno liturgico: e dunque risulta essere anche un parametro, un segno di riferimento che ci aiuta a cogliere dove siamo, dove stiamo andando. La liturgia porta le tracce di un’attesa che si protende verso l’eternità, di un incontro con Dio che segna la vita definitiva, quella piena. E così ci fa ricordare la preziosità di questo tempo, che non è solo di attesa, ma è di maturazione e di crescita per essere trovati vigili, pronti, attrezzati per il passaggio nella vita eterna. Sono pensieri che vorremmo tralasciare, che rischiamo di allontanare con atteggiamento scaramantico: e invece è proprio dell’uomo (così in ogni tempo e in ogni cultura) interrogarsi sulla vita, sull’oltre la morte, sulla pienezza (o il vuoto) verso cui siamo incamminati.

Si sta concludendo un’altro anno liturgico. Abbiamo ripercorso di nuovo il mistero del rivelarsi di Dio: l’incarnazione del Figlio, la sua vita nascosta, il suo avvicinarsi ai poveri, il suo rinvigorire la speranza dei malati, la nuova possibilità data ai peccatori. E poi il suo caricarsi della Croce: passione, morte e risurrezione. Per noi. Fino al dono dello Spirito, al suo essere ancora con noi per abilitarci a vedere con i suoi occhi, a condividere con le sue mani, ad avvicinarci a tutti, privilegiando gli esclusi, quelli lasciati ai bordi della vita.

Nella nostra comunità vogliamo darci del tempo per il silenzio, per la preghiera, per riconsiderare le esperienze vissute, per gustare la percezione che Dio ha camminato con noi, ha sofferto con noi, ha amato noi e attraverso di noi.

Lunedì 19 novembre alle 21 in Chiesa sarà proiettato un docu-film sulla figura di san Francesco Spinelli, canonizzato il 14 ottobre da papa Francesco. Saranno presenti anche alcune Suore Adoratrici (la famiglia religiosa fondata da don Francesco Spinelli) e ci aiuteranno a cogliere il carisma del passare dalla contemplazione del mistero di amore che è l’Eucarestia al servizio (e alla contemplazione) verso quell’altra presenza di Cristo in mezzo a noi: il suo rendersi presente nei piccoli, nei poveri, nei malati.

Vorremmo che questa fosse non solo l’esperienza delle suore Adoratrici, ma di tutti noi, pur con tutti gli adattamenti originali e creativi che lo Spirito ci suggerisce nella peculiarità della nostra situazione.

In parrocchia forniamo delle occasioni. Poi ciascuno può pure inventarne altre. Rimane il fatto che tutti siamo chiamati a non consumare il tempo che è passato o che passa inesorabile ma a riprenderlo nello sguardo di Dio. e rimane pure la possibilità di guardare al futuro ricolmi di speranza: vedere gli altri e il mondo nella prospettiva del Signore.

Proponiamo di dare spazio maggiore alla preghiera e in particolare all’Adorazione eucaristica. Nei giorni di mercoledì 21, giovedì 22 e venerdì 23 novembre dopo la Messa delle 9 resta esposto il SS Sacramento fino alle 10. E dalle 16.30 alle 18 ancora spazio per l’adorazione personale. A seguire vespri e benedizione eucaristica e alle 18.30 come di consueto la Messa. In Chiesa sarà presente un sacerdote per le Confessioni. 

Pregheremo utilizzando alcuni testi predisposti dalla Suore Adoratrici e valorizzando il carisma di San Francesco Spinelli.

L’importante è che ciascuno, attraverso la Parola e l’Eucarestia viva con intensità questo tempo riconoscendo che Cristo Re ci orienta non a cercare successi e comodità, ma a riconoscerlo dentro l’ordinario delle nostre relazioni, nella trama delle nostre responsabilità. In famiglia, sul lavoro, nella comunità ecclesiale come nel tessuto della società siamo nella possibilità di vivere come Gesù: nel servizio generoso, nella fraternità rappacificata, nel sostenerci e consolarci nelle difficoltà. Nel gustare che l’amore è possibile, che il perdono è possibile, che la pace è possibile. anche in questo nostro tempo.

Domenica 25 novembre sarà la solennità di Cristo Re. Nelle celebrazioni delle Messe ricorderemo gli Anniversari diMatrimonio. Invitiamo le coppie a venire a messa insieme, per rinnovare insieme i loro impegni matrimoniali, nella gioia di essere di nuovo benedetti da Dio, sostenuti dalla sua Grazia, come il giorno delle loro Nozze. Rinnoveremo il desiderio di camminare insieme: come coppie, come famiglie, come comunità.

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Alle 12.15 in palestra ci sarà il pranzo comunitario. Siamo tutti invitati. Ci piace l’idea di momenti di comunità in cui le generazioni si incrociano, si stimano, si incoraggiano nelle sfide della loro stagione di vita. Come è tradizione ci saranno con noi alcuni ospiti delle Cucine Benefiche: segno di una comunità che non vuole escludere nessuno. Vorremmo fosse non solo un segno, ma il concreto vissuto della Parrocchia di Cristo Re. Per questo tutti si sentano invitati, attesi, cercati.

 

Qui sotto alcune fotografie dello scorso anno, quando al pranzo hanno partecipato anche il Vescovo Antonio e il Sindaco Gianluca Galimberti.

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